BETA Vulgaris Barbabietola
Scheda BETA vulgaris
Storia e informazioni generali:
Pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Chenopodiacee
Entità con areale centrato sulle coste mediterranee, ma con prolungamenti verso nord e verso est (area della Vite).
Il nome della specie deriva da beta bietola, pianta citata da Plinio, Cicerone et al. (forse derivato dal greco βλίτον blíton bietola, in Teofrasto), e vulgaris: da vúlgusvolgo: molto comune, ordinario per la grande diffusione, banale
Pianta erbacea bienne se coltivata con radice a fittone e fusti che possono arrivare anche a due metri in altezza.
Le foglie sono cuoriformi lunghe anche 20 cm.
I fiori sono piccoli di colore verde con cinque petali e raccolti in spighe.
La Beta vulgaris, ha una lunga storia di coltivazione che risale al secondo millennio a.C. Le forme coltivate furono selezionate a partire da forme selvatiche presenti lungo le coste del Mediterraneo e si diffusero poi da Babilonia (dal VIII secolo a.C.) sino all’Estremo Oriente. La bieta, detta anche erbetta o bietola, nella sua specie originaria fu oggetto di raccolta alimentare fin dalla preistoria, essendo diffusa spontaneamente nei litorali sabbiosi del bacino del Mediterraneo. Tanto pregiata era la pianta, che le selezioni per ottenere foglie più grandi cominciarono addirittura tremila anni fa ad opera proprio dei Babilonesi. Nel corso dei secoli dalla pianta originaria sono derivate le erbette da orto, le coste, le rape rosse e quelle da zucchero.
La foglia è incisa reniforme
La coltivazione della barbabietola è legata anche alle sue tante varietà; ne esistono da zucchero, da orto, da foraggio ed altre destinate all’alimentazione del bestiame. Tra le varietà ricordiamo:
– Barbabietola da zucchero Beta vulgaris var. saccarifera;
– Barbabietola da foraggio Beta vulgaris var. crassa;
– Bietola da coste Beta vulgaris var. cicla;
– Bietola da orto Beta vulgaris var. cruenta;
– Barbabietola da foraggio rossa mammouth.
In coltura, per poter estrarre lo zucchero, la pianta viene estirpata al completamento dello sviluppo del primo anno.
La coltivazione in Europa si attesta oggi sui 120 milioni di tonnellate di barbabietole, con una produzione di 16 milioni di tonnellate di zucchero bianco; i Paesi maggiori produttori sono la Francia e la Germania ed eccezione per il Lussemburgo, tutti i paesi dell’Unione europea estraggono zucchero dalle barbabietole in quantità tale da soddisfare il 90% del fabbisogno.
In Italia la barbabietola viene coltivata specialmente nella Pianura Padana e nelle province di Ferrara, Ravenna, Mantova e Rovigo.
Nutrizione:
- Esposizione :
- Substrato : predilige terreni di medio impasto molto drenanti
- Semina : Nelle coltivazioni eseguite in aree più settentrionali la barbabietola viene seminata in primavera e raccolta a partire dalla fine di agosto. Nel meridione, per ridurre le contrazioni della resa in radici e in zucchero, dovute alla maggiore intensità dei processi respiratori causata dalle temperature più alte, si coltiva invece a ciclo autunno-primaverile, con raccolta in estate.
- Irrigazione
- Concimazione : abbondante letamazione se possibile e concimi minerali azotati alla semina o suddivisi a semina e in copertura
Avversità:
- Cercospora ( fungo )
- Oidio ( fungo )
- Elateridi ( insetti )
- Altica ( Coleottero )
- Cleono ( Coleottero )
- Afidi
- Nottue ( Lepidotteri )
- Cassida
- Lixus ( Coleottero )
Rimedi:
- Cercospora : Si interviene con fungicidi specifici
- Oidio : Si interviene con fungicidi specifici
- Elateridi : si interviene con insetticidi granulari da incorporare al terreno
- Altica : si interviene con insetticidi specifici solo se necessario
- Nottue : Si interviene con insetticidi specifici da distribuire al suolo
- Cassida : Si interviene con insetticidi specifici solo se necessario
- Lixus : Si interviene con insetticidi specifici solo se necessario
- Cleono : Si interviene con insetticidi specifici solo se necessario
Come riconoscere Barbabietola
In primis dalla foglia e dal fiore. In questa pagina trovi info specifiche su queste caratteristiche. Osserva la pianta che vuoi riconoscere e confrontala con le specifiche tecniche della BETA vulgaris Barbabietola.
Quanto dura e quando fiorisce:
Lamina foglia: reniforme
Durata Foglia: sempreverde
Infiorescenza: pannocchia
Fioritura: primavera/estate
Altezza, Fusto e Radice
Fusto: eretto
Altezza: oltre il metro
Radice: fittonante
Odore: inodore
Dove prospera:
Suolo: indifferente
Esposizione: soleggiata
Temperatura: fra 0 e 10 gradi
Caratteristiche della foglia di BETA vulgaris Barbabietola
Foglia:
reniforme
Margine foglia:
intero
Disposizione foglie:
alterna
Durata foglia:
sempreverde
Colore foglia:
Caratteristiche del fiore di Barbabietola
Fiore:
tepali liberi
Infiorescenza:
pannocchia
periodo Fioritura:
primavera/estate
colore Fiori:
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