CONYZA Bonariensis Seppola
Scheda CONYZA bonariensis
Storia e informazioni generali:
Pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Asteracee o Composite
Originaria dell'America tropicale
Il nome del genere (Conyza) deriva dal greco konops (= pulci), o konis (= polvere), alludendo alla polvere ricavata dalla pianta essiccata e utilizzata per respingere gli insetti indesiderati. Il nome della specie (bonariensis) indica il luogo d'origine di queste piante.
Pianta erbacea annuale con fusto allungato e poco foglioso. Può raggiungere 60 cm. in altezza. Il fusto è eretto o ascendente, striato e ramificato in altro; la superficie si presenta con peli appressati misti a qualche pelo patente
Le foglie sono pubescenti con peli ispidi; il margine è grossolanamente dentato (ma a volte si presenta anche intero) e hanno un apice acuminato. Il colore del fogliame in certi individui può essere verde con riflessi bluastri.
Le foglie basali hanno un breve picciolo e sono a forma oblanceolata o lineare – lanceolata.
Le foglie cauline lungo il fusto sono disposte in modo alterno, sono amplessicauli e progressivamente più brevi e lineari.
L'infiorescenza è composta da singoli capolini terminali disposti a pannocchia o a racemo (raramente a corimbo). La struttura dei capolini è quella tipica delle Asteracee : un peduncolo sorregge un involucro formato da più squame che fanno da protezione al ricettacolo sul quale s'inseriscono due tipi di fiori: quelli esterni ligulati (in questo caso atrofizzati) e quelli interni tubulosi (in questo caso sono anche esterni).
L'involucro è cilindrico o piriforme, lievemente tozzo. Le squame sono ispide e sono disposte in 2 serie sovrapposte in modo embricato; quelle esterne (quindi le inferiori) sono di colore verdolino – violaceo e a forma lanceolata; quelle interne (quindi le superiori) sono più brevi e lineari ed hanno un colore più violaceo. Il ricettacolo è piano.
In questa specie i fiori ligulati non sono presenti; mentre i tubulosi sono bianco – giallastri.
Il frutto è un achenio secco di colore marrone pallido con un pappo formato da 15 – 25 setole bianco – rossastre (inizialmente sono bianche). Il pappo ha la funzione di disperdere col vento i semi della pianta.
Come officinale si utilizza nella cura e prevenzione della Ritenzione idrica, Diarrea, Reumatismi, Cistite
Nutrizione:
Avversità:
Non sono segnalate avversità per questa pianta spontanea
Rimedi:
Come riconoscere Seppola
In primis dalla foglia e dal fiore. In questa pagina trovi info specifiche su queste caratteristiche. Osserva la pianta che vuoi riconoscere e confrontala con le specifiche tecniche della CONYZA bonariensis Seppola.
Quanto dura e quando fiorisce:
Lamina foglia: lineare
Durata Foglia: sempreverde
Infiorescenza: capolino
Fioritura: primavera/estate
Altezza, Fusto e Radice
Fusto: eretto
Altezza: 20/100cm
Radice: fascicolata
Odore: inodore
Dove prospera:
Suolo: indifferente
Esposizione: soleggiata
Temperatura: fra 0 e 10 gradi
Caratteristiche della foglia di CONYZA bonariensis Seppola
Foglia:
lineare
Margine foglia:
intero
Disposizione foglie:
alterna
Durata foglia:
sempreverde
Colore foglia:
Caratteristiche del fiore di Seppola
Fiore:
calice e corolla saldati
Infiorescenza:
capolino
periodo Fioritura:
primavera/estate
colore Fiori:
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