CIRSIUM Eriophorum Cardo Scardaccio

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Scheda CIRSIUM eriophorum

Storia e informazioni generali:

Pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Asteracee o Composite

Originaria delle zone fredde e temperate dell'Eurasia

Il nome del genere (Cirsium) deriva dalla parola greca kirsos = varice; da questa radice deriva poi la denominazione Kirsion, un vocabolo che sembra servisse ad identificare una pianta usata per curare questo tipo di malattia. Da kirsion in tempi moderni il botanico francese Tournefort (1656 - 708) derivò il nome Cirsium dell'attuale generee eriophorum significa “cuscinetto di lana” e fa riferimento all'aspetto del suo capolino in particolare all'involucro dai peli infeltriti.

Pianta erbacea rizomatosa di dimensioni che vanno da 50 a 150 cm (ma può raggiungere anche i 2 metri); sono piante a ciclo riproduttivo biennale per mezzo di gemme poste al suolo. Nel corso del primo anno presentano solamente una rosetta fogliare mentre nel secondo anno fioriscono completamente.

la parte aerea del fusto è semplice o poco ramosa a sezione cilindrica con la superficie striata; ha un andamento eretto, coperto da una lanugine bianco - tomentosa

Le foglie sono grandi e verdi a disposizione sparsa; la superficie è cosparsa di peli ispido – setolosi sulla parte superiore della pagina fogliare, mentre è bianco - tomentosa di sotto. Le foglie sono inoltre sessili o sub - amplessicauli; sono di forma composta pennata , suddivise in lobi lineari o lanceolati - acuti e distanziati con delle spine all'apice. Anche il margine della lamina presenta delle spinule.

 

L'infiorescenza è formata da un capolino terminale (all'apice del fusto principale), normalmente solitario ma molto grande di forma globosa con foglie bratteali patenti o riflesse (da 2 a 4 foglie) che però di norma non superano la dimensione del capolino. L'involucro, a forma ovoide, è composto da numerose brattee (squame) ovato – acuminate dotate di spine all'apice. Anche questa parte della pianta è coperta da una lanugine bianco – tomentosa simile ad una ragnatela (sembra quasi una scacchiera!). Le brattee esterne sono ricurve o patenti; le mediane sono erette. Il ricettacolo è conico. I fiori del capolino sono tutti tubulosi e fuoriescono dall'involucro sotto forma di un largo pennello e sono pentameri con un calice i cui sepali sono ridotti al minimo e una corolla purpurea o rosso – violacea o rosea – scuro (raramente bianca).

L'utilizzo alimentare per questa pianta è circoscritto ai fiori, alle foglie e al fusto. I ricettacoli (raccolti molto presto) cotti si possono mangiare come gli asparagi o i carciofi. Il fusto dopo averlo pelato si usa metterlo a lungo in un bagno di acqua per togliere l'amaro.

Nutrizione:

Avversità:

Non sono segnalate avversità per questa pianta

Rimedi:

Come riconoscere Cardo scardaccio

In primis dalla foglia e dal fiore. In questa pagina trovi info specifiche su queste caratteristiche. Osserva la pianta che vuoi riconoscere e confrontala con le specifiche tecniche della CIRSIUM eriophorum Cardo scardaccio.


Quanto dura e quando fiorisce:

Lamina foglia: lobata

Durata Foglia: decidua

Infiorescenza: capolino

Fioritura: primavera/estate

Altezza, Fusto e Radice

Fusto: eretto

Altezza: 20/100cm

Radice: fascicolata

Odore: inodore

Dove prospera:

Suolo: indifferente

Esposizione: soleggiata

Temperatura: sotto 0 gradi


Caratteristiche della foglia di CIRSIUM eriophorum Cardo scardaccio

icona foglia lobata

Foglia:
lobata

icona foglia dentato-spinoso

Margine foglia:
dentato-spinoso

icona foglia alterna

Disposizione foglie:
alterna

icona foglia decidua

Durata foglia:
decidua

Colore foglia:
colore verde


Caratteristiche del fiore di Cardo scardaccio

icona fiore calice e corolla saldati

Fiore:
calice e corolla saldati

Infiorescenza:
capolino

periodo Fioritura:
primavera/estate

colore Fiori:
colore gialli


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