Home RLP > Brog > Quali piante

Il miele e le api

Le Api compiono un lavoro impressionante e fondamentale per noi umani. Basti pensare che per produrre 1 Kg di miele le api devono raccogliere 3 Kg di nettare e per farlo devono coprire una distanza da un minimo di 40.000 Km a un massimo di 120.000 Km, visitando e impollinando milioni di fiori e garantendo così la conservazione di una gran parte del cibo che noi umani utilizziamo per nutrirci. Il miele è senza dubbio il prodotto più conosciuto delle Api, ma non è l'unico utilizzabile. Infatti ricordiamo anche : polline, cera d'api, pappa reale, propoli, veleno L'Apicoltura è l'allevamento di Api con il quale si otterranno e utilizzeranno i prodotti che le Api creano.


Il miele e le api

Storia dell'Apicoltura

E' antico l'utilizzo del miele e si pensa che già in epoche preistoriche fosse praticata dai primi uomini la sua raccolta. 

L' arnia è l'unità abitativa costruita dall'uomo per accogliere una colonia di api.                                                                                                                                                                                                       

Le prime arnie costruite dall'uomo erano fatte di paglia o di vimini e impermeabilizzate con creta e sterco. In epoche relativamente più recenti l'arnia si evolve in " bugno villico " costruito con quattro assi che formavano un parallelepipedo più o meno piramidale la cui parte terminale era chiusa da uno sportellino rimovibile. Tali arnie hanno attraversato i secoli e sono giunte a noi fino a pochi anni fa. Oggi le arnie hanno i favi mobili di dimensioni precise che consentono di intervenire senza distruggere l'alveare. I favi mobili sono costruiti dalle api e possono essere estratti e rimessi al loro posto.

 bugno villico

  Arnia moderna

 

L'arnia che attualmente viene utilizzata è composta da varie parti :

TETTO : che ha la funzione di proteggere l'arnia dagli agenti atmosferici e solitamente è di legno o di metallo con uno strato impermeabile.

COPRIFAVO : si trova sotto il tetto e isola termicamente l'interno. Può avere un foro di passaggio delle api

CORPO : è la parte principale composta da uno o più moduli sovrapposti ( melari e nidi ). Il melario è la parte superiore in cui le api depositano il miele. Esso si rimuove per la raccolta. Il nido è la parte inferiore dove le api costruiscono i favi per allevare le covate ( uova, larve, pupe ) e immagazzinare scorte di miele e polline.

TELAINI : sono strutture rettangolari inserite nel nido e nel melario. Sono di legno o plastica con un foglio cereo che guida le api nella costruzione dei favi. Hanno la funzione di ispezionare la colonia senza distruggere i favi.

FONDO : è la base dell'arnia spesso dotata di una griglia per la ventilazione.

PORTICINA DI INGRESSO : presenta l'apertura regolabile per consentire alle api di entrare e uscire. Può essere ridotta o chiusa per difendere la colonia dai predatori o durante l'inverno.

Alcune arnie hanno degli optional : escludi regina , cioè una griglia che impedisce alla regina di accedere al melario per evitare che vi deponga le uova ; l'alimentatore per fornire cibo come sciroppo zuccherino nei periodi di scarsità.

Le Api

Le Api sono sulla terra da quattro milioni di anni e hanno conservato lo stesso aspetto di oggi grazie alla loro eccezionale capacità di adattamento ambientale.

La colonia di Api

La formazione di una colonia di Api coinvolge la Regina, le Operaie, i Fuchi, ciascuno con un ruolo ben specifico.

La formazione di una nuova colonia di Api inizia spesso col fenomeno della sciamatura che di solito avviene in primavera, quando la colonia originale diventa sovrappopolata e manca lo spazio nel nido; a questo punto la regina e circa il 50/60 % delle operaie abbandonano l'alveare originario. Esse si radunano in uno sciame e una volta trovato un posto idoneo danno origine ad una nuova colonia e costruiscono il favo.

Le operaie costruiscono il favo con la cera secreta dalle loro ghiandole ceripare. Nelle celle vengono immagazzinati il miele e il polline per allevare le covate. La regina comincia a deporre le uova nelle celle. Le uova dopo tre giorni schiudono e le larve vengono nutrite dalle operaie. Le larve di operaie e fuchi vengono nutrite con pappa reale solo nei primi giorni e successivamente con una miscela di miele e polline. Le larve delle regine sono nutrite esclusivamente con pappa reale . 

Una colonia di Api può contenere 20.000 - 60.000 individui.

L'apicoltore per moltiplicare la colonia preleva dall'arnia i favi contenenti uova con meno di tre giorni coperte dalle operaie, e li trasferisce in un nuovo alveare con favi ricchi di provviste. Se tutto procede bene dopo due settimane nascerà una nuova regina.

La famiglia delle Api 

Le api operaie svolgono i compiti di pulizia, alimentazione, costruzione dei favi e raccolta del nettare e del polline.

La regina è l'unica ape fertile. Essa compie uno o più voli nunziali durante i quali si accoppia con i fuchi e raccoglie lo sperma conservandolo nella spermoteca per poi utilizzarlo per fecondare le uova per il resto della sua vita.

I fuchi ( maschi ) esistono solo per accoppiarsi con le giovani regine durante i voli nunziali e hanno vita breve.

 

I prodotti dell'alveare

Miele : è senza dubbio il prodotto più noto dell'alveare. La sua composizione chimica è la seguente 

Zuccheri 66-83% Glucosio, fruttosio, saccarosio oligosaccaridi

Acqua 13-20%

Gomme e destrine 1-5%

Proteine 1%

Sostanze minerali 0.05-0.3 %

Enzimi, acidi organici, vitamine tracce     

I minerali provengono direttamente dal nettare, le proteine derivano invece dall'apparato digerente delle api durante la trasformazione  enzimatica del nettare in miele. 

Oltre che come alimento il miele ha anche spiccate qualità curative : allevia il mal di gola, mitiga il raffreddore, disinfetta le ferite .

Il miele si chiama uniflorale   se le api succhiano il nettare prevalentemente da una sola specie botanica per cui acquisisce caratteristiche organolettiche specifiche riconducibili a quella specie botanica.  Per facilitare la produzione di un miele uniflorale riveste molta importanza la disposizione dell'arnia laddove abbonda la specie botanica scelta.

Il miele si chiama millefiori  quando le api succhiano il nettare da più specie botaniche. Ovviamente i mieli millefiori non hanno caratteristiche organolettiche specifiche perchè al variare del mix di fiori visitati ogni anno avranno determinate caratteristiche di quell'anno.   

In Italia sono riconosciute tre DOP ( Denominazione di Origine Protetta ) e 52 PAT ( Prodotto Agricolo Tradizionale ) di mieli .

Tabella riepilogativa Mieli DOP e PAT

Pappa Reale

La pappa reale è prodotta dalle api operaie e viene da esse utilizzata per nutrire le larve nei primi tre giorni e l'Ape regina. 

Si chiama pappa reale in quanto le larve alimentate solo con essa diventano Api regine.

La pappa reale va consumata fresca ed è particolarmente indicata in casi di malnutrizione oppure nei bambini con scarso appetito.

La pappa reale contiene principalmente zuccheri monosaccaridi ( glucosio e saccarosio ), amminoacidi, lipidi e acqua. Contiene anche Vitamina B e C.

La pappa reale viene raccolta aspirandola con una pipetta e conservata in luogo fresco e al riparo dalla luce.

Un alveare sano ogni anno produce circa 500 grammi di Pappa Reale.

Propoli

Il composto principale della Propoli sono le secrezioni resinose che le api raccolgono sugli alberi come Pioppi, Betulle, Abeti e Olmi. Le Api mescolano poi queste resine con la saliva e la cera. Il Propoli viene utilizzato dalle api come materiale di costruzione , ma anche come disinfettante dell'alveare . Sono antichi gli usi medicamentosi della Propoli conosciuta già dagli antichi egizi contro le infezioni della pelle e come disinfettante delle ferite. Oggi la propoli è definita un antibiotico naturale con attività sia batteriostatica e battericida. Possiede anche una certa azione antivirale contro l'influenza . Pertanto viene utilizzata come rimedio naturale contro tutte le affezioni delle vie respiratorie. 

Polline 

Il polline raccolto fresco dalle api essendo ricco di proteine, aminoacidi e vitamine è un ottimo integratore alimentare. Viene infatti utilizzato  contro la fatica fisica , come rinforzante delle difese immunitarie, come digestivo. Possiede inoltre propietà antiossidanti. 

Cera 

La cera prodotta dalle api viene da esse utilizzata per costruire il favo. Le ghiandole cerifere si trovano fra gli anelli dell'addome nella parte inferiore. La cera d'ape a contatto con l'aria solidifica e le api la modellano aggiungendovi anche del polline e del propoli. La cera contiene lipidi resistenti all'idrolisi, all'ossidazione, agli acidi organici e ai succhi gastrici.

La cera d'api viene utilizzata oltre che direttamente in apicoltura per la produzione dei fogli cerei anche nel campo alimentare , cosmetico e farmaceutico. L'additivo alimentare E901 è cera d'api . Viene anche utilizzata per il trattamento superficiale di molta frutta per farla rimanere lucida ( agrumi, pere, mele, pesche, mango, avocado, ananas ). 

La cera d'api nel campo farmacologico è utilizzata per la cura della psoriasi e come cicatrizzante.

Nel campo cosmetico viene utilizzata prevalentemente sulla pelle come idratante, nutriente, lenitiva e antiinfiammatoria.

Veleno

Apitossina o veleno d'api è una complessa miscela di composti. Il pricipale è la melittina che ha spiccate qualità antinfiammatorie.Altro composto importante è la fosfolipasi A2 che è un enzima capace di degradare i fosfolipidi delle membrane cellulari e inoltre riduce la pressione sanguigna e ha effetti anticoagulanti.

 Le api operaie posseggono nella parte terminale dell'addome il pungiglione dotato di uncini per cui una volta penetrato nei tessuti resta in essi bloccato. Solo strappandolo l'ape riesce a divincolarsi ma poi muore nel giro di quattro giorni. I fuchi non hanno pungiglione. L'ape regina ha un pungiglione che utilizza solo nei combattimenti con le altre regine o per uccidere le larve delle celle reali.

Il veleno d'api viene raccolto attraverso scariche elettriche a bassa tensione cui vengono sottoposte le operaie per indurle ad emettere il veleno che viene raccolto su una lastra di vetro e dopo la sua essiccazione conservato in scaglie.

L'apitossina viene utilizzata contro i reumatismi e dolori articolari

                                                                                                                                                                                                                       

 


Altri articoli in questa categoria:

Quali piante

I collegamenti tra piante e organismi animali nel processo della impollinazione

Più del 75% delle colture agrarie e circa il 90% delle piante spontanee o selvatiche da fiore, hanno bisogno di animali impollinatori per il trasferimento del polline da un fiore

Leggi
Jan 25

Quali piante

Le Piante Officinali e Le Piante Medicinali

Le piante officinali e le piante medicinali sono le piante che contengono principi attivi utilizzabili a fini terapeutici, cosmetici o per la produzione di aromi e spezie. Queste piante sono state

Leggi
Jul 24

Quali piante

Quali piante producono la Manna

La manna è una sostanza dolce e resinosa prodotta da diverse specie di alberi, principalmente da alcune varietà di Fraxinus (frassino) e da alcune specie di Pistacia, come il Pistacia

Leggi
Mar 24

Questo articolo riguarda le piante:

Hai dubbi vegetali ?

Scrivi un'email, il Dottor Bruno sa sicuramente come aiutare, non appena avrà finito di mettere a posto il giardino! :)